Falanghina
Il vitigno Falanghina è originario della Campania, regione in cui occupa una discreta porzione dell’intera superficie vitata. Tuttavia, la sua diffusione si estende anche ad altre regioni meridionali della Penisola. La probabile origine del nome è forse da rintracciare nei pali di sostegno detti falanghe, necessari ad accogliere lo sviluppo vegetativo della pianta. Risparmiato dalla fillossera, il vitigno Falanghina ha riscontrato negli ultimi decenni un notevole successo e spesso è allevato a piede franco. La zona campana di maggior diffusione riguarda la provincia di Caserta, la zona del Sannio e la zona dei Campi Flegrei. Dal punto di vista geografico si tratta di zone climaticamente molto distinte. Il Falanghina Campi Flegrei è diffuso nella parte settentrionale del Golfo di Napoli con un’estensione occidentale fino all’isola di Procida: grande mineralità e aromi primari floreali e fruttati sono i caratteri che contraddistinguono la Falanghina prodotta nella DOC Campi Flegrei in cui si tende a preservare l’immediatezza dei sentori primari restituendo un vino diretto e piacevole. Molto più estesa è la zona del Sannio che comprende le sottozone Taburno, Solopaca, Sant’Agata dei Goti, Guardiolo: l’entroterra collinare distribuito tra le province di Benevento e Avellino è delimitato a ovest dal Monte Taburno con terreni argillosi e marnosi che conoscono un clima asciutto in estate e godono di un’esposizione molto favorevole. Alla provincia di Caserta deve essere invece riferito il successo del vinum album Phalanginum un vino bianco a base di Falanghina da cui si produceva in epoca romana anche il Falerno bianco, riproposto ancora oggi nella zona di Falciano del Massico. Nel tempo il Falanghina ha conosciuto un progressivo affinamento in termini qualitativi guidato dalla volontà dei produttori di esaltare del vitigno vinificato in purezza fino a portarlo al successo del Fiano e del Greco. Al di fuori delle aree menzionate, l’inserimento del Falanghina nella provincia di Avellino con il Falanghina Irpinia Dop è abbastanza recente. Il Falanghina si adatta bene al clima caldo e secco e consente la produzione di vini freschi e mediamente aromatici, spesso vinificati in acciaio e con eventuale sosta sui lieviti per garantire la conservazione degli aromi floreali e fruttati tipici del vitigno. La prossimità dei vigneti a zone vulcaniche, tanto nel beneventano come nella provincia di Caserta, garantisce la conservazione di una piacevole mineralità ben bilanciata da un corpo di grande morbidezza e da grande compostezza sul piano organolettico.
Acquistare Falanghina online
Una volta riconosciute le tipologie di Falanghina disponibili sulla nostra enoteca, acquistare Falanghina online sarà facile e divertente. Potrai utilizzare i filtri di ricerca per orientarti nell’acquisto di Falanghina e dedicare la tua ricerca al tipico Falanghina del Sannio, senz’altro il più diffuso. Potrai, inoltre, conoscere da vicino la complessità di un vino più esigente e meno diffuso come l’Irpinia DOC che in casi particolari si avvale di un breve affinamento in botte per regalare più corpo e morbidezza oltre a sottili sentori di spezie bianche e note di miele.
Qual è il miglior Falanghina?
Difficile stabilire quale sia il miglior Falanghina tra tante etichette distinte per provenienza e lavorazione. In linea di massima e con le dovute precisazioni, potrai assaggiare vini più minerali e leggeri provenienti dalla costa, mentre le denominazioni riguardanti il beneventano conservano maggior struttura e corpo, con un ventaglio aromatico più definito e riconoscibile.
Da quale regione proviene il Falanghina?
Il Falanghina proviene originariamente dalla Campania anche se la sua diffusione copre anche Puglia, Molise, Lazio e Calabria.
Dove trovare un Falanghina frizzante?
Molte aziende hanno deciso recentemente di utilizzare i metodi Charmat e Classico per spumantizzare il Falanghina ottenendo risultati sorprendentemente interessanti. Rispetto alla rifermentazione naturale in bottiglia tipica dei vini cosiddetti ‘frizzanti’, in questi casi la seconda fermentazione è indotta con l’aggiunta di lieviti.