vini rossi
Il vino rosso rientra tra i cosiddetti piaceri della tavola, indicato per accompagnare i momenti di convivialità, apprezzato per i suoi profumi e le gioie che riserva al palato. Si dice che svolga anche un ruolo protettivo nei confronti delle malattie cardiache, consumato con moderazione nella misura di un bicchiere al giorno. Si tratta di una bevanda alcolica di origini antichissime, presente fin dalla civiltà mesopotamica. Ha conosciuto un forte sviluppo nei Paesi storicamente più vocati alla viticoltura come Italia e Francia che tuttora ne detengono il primato di produzione, ma si è diffuso anche in America, nel continente asiatico e africano, portando a una pluralità di espressioni e di interpretazioni che rendono il mondo del vino così variegato e affascinante.
La sua estrema variabilità dipende dalle caratteristiche dell'uva di partenza, dalle particolarità del processo produttivo e dal metodo di affinamento che lo accompagna nella sua evoluzione.Ogni territorio che ne ha ospitato la produzione lo ha caratterizzato inesorabilmente, ma la sua personalità è stata definita anche dal fattore umano. Infatti, ogni popolo che lo ha prodotto nel corso della storia ha trasferito in esso la propria creatività e sapere enologico, il proprio stile, le proprie intuizioni.
Su Vino.com puoi trovare un'ampia selezione di vini rossi provenienti da ogni regione del mondo. Sia vini di grande prestigio conosciuti a livello internazionale che quelli di piccoli produttori che hanno una propria ragion d'essere e meritano l'assaggio; sia vini robusti e intensi che rossi più docili e dinamici da accompagnare alla quotidianità. Nella scelta poniamo una particolare attenzione al prezzo, sempre tenuto conto che un'elevata qualità merita di essere riconosciuta e ne giustifica il più alto valore economico.
La produzione del vino rosso
Questa tipologia di vino è ottenuta esclusivamente da uve a bacca rossa o nera, le quali vengono raccolte una volta convenuto il periodo più idoneo di vendemmia, assicurandosi cioé che gli acini contengano una quantità sufficiente di zuccheri: questa infatti aumenta con l'avanzare della maturazione. I grappoli raccolti vengono portati in cantina nel più breve tempo possibile, privati del raspo (diraspati) e spremuti, o pigiati, per ricavarne il succo.
A tal proposito le cantine più moderne si sono dotate di attrezzature che consentono loro di condurre questa operazione in maniera soffice e attenta, al fine di non spremere dalle bucce anche sostanze che conferiscono al vino un sapore duro.
Il mosto si trasforma in vino attraverso un processo che prende il nome di vinificazione in rosso. In rosso perché, a differenza del vino bianco, il mosto d'uva subisce un processo di macerazione e fermentazione fermenta macerando a contatto con le proprie bucce, dalle quali ricava le sostanze pigmentanti che ne determinano il colore, gli antociani, nonché altri polifenoli che arricchiscono il vino di profumi e struttura, tra cui anche i tannini. Un vino tannico è un vino che apporta una certa secchezza e astringenza, qualità di per sé negative, ma che se opportunamente controbilanciate da alcol, morbidezza e maturità del frutto possono rappresentare un plus nell'equilibrio complessivo e nell'esperienza gustativa del prodotto.
Nel corso della macerazione, che generalmente si protrae per 10-15 giorni ma che può arrivare sino alle 4 settimane, i lieviti indigeni presenti sulle bucce delle uve o selezionati e aggiunti innescano la fermentazione alcolica, ossia la trasformazione dello zucchero presente nel mosto in alcol etilico. Durante questa fase si formano anche composti come il glicerolo che contribuisce a conferire maggiore morbidezza ed eleganza al palato, e gli esteri responsabili del corredo aromatico del vino. La fermentazione è favorita da una temperatura più alta ma, per evitare che questa danneggi i lieviti e comprometta la qualità del vino, viene mantenuta costantemente nell'intervallo di 25-30°C. Generalmente il processo si svolge all'interno di vasche di acciaio inossidabile, vetroresina o anche tini di legno. La vinificazione in rosso prevede una ulteriore fermentazione, detta malolattica, che consiste nella trasformazione dell'acido malico delle uve in acido lattico, con conseguente ammorbidimento delle componenti più dure e spigolose del vino. Dopo un periodo di stasi a più bassa temperatura in modo da consentire la decantazione di eventuali torbidità, il vino intraprende solitamente un periodo di affinamento che può andare da qualche mese a qualche anno a secondo del prodotto che si vuole ottenere e dalla materia prima di partenza. Il materiale del contenitore impiegato per l'affinamento esercita un effetto importante sul prodotto pertanto è cruciale la sua scelta ai fini della qualità. L'acciaio inox o il cemento sono preferiti quando si intende preservare le caratteristiche del prodotto, il legno invece viene utilizzato per gli affinamenti più lunghi in cui il vino necessita di una maggiore evoluzione e di arricchirsi in struttura.
I migliori vini rossi italiani
Da nord a sud, l’Italia offre un panorama vitivinicolo invidiato in tutto il mondo, caratterizzato da una ricchissima biodiversità. In ogni regione si producono grandi vini, ognuno contraddistinto da caratteristiche peculiari che lo rendono un unico nel mondo e per questo suscitano l’attenzione e l’interesse di amatori e critici.
Le regioni che portano in alto il vessillo del vino italiano a livello internazionale sono certamente il Piemonte con il suo prestigioso Barolo, vino di gran pregio che si esalta nei cru individuati alla maniera borgognona, capaci di raggiungere vette qualitative elevatissime. Al suo fianco trova grandi vini come il Barbaresco, tra le prime denominazioni riconosciute in Italia. Entrambi a base di uve Nebbiolo. E a seguire Boca, Ghemme e Gattinara. E la Toscana, i cui Brunello di Montalcino e Chianti Classico rappresentano la tradizione e la tipicità del vino italiano ricavati invece da uve Sangiovese, passando poi per i grandi Morellino di Scansano e Nobile di Montepulciano.
In Veneto si produce la quantità maggiore di vino ma si trovano ottimi rossi provenienti dalla zona della Valpolicella, come l’Amarone, il Recioto e i Valpolicella Ripasso. Qui i protagonisti sono principalmente le uve Corvina, Rondinella e Molinara, conosciute per essere assemblate nel blend che dà vita a questi grandi rossi. Non vanno dimenticati ovviamente il Refosco dal Peduncolo Rosso e le varietà Raboso, in grado di produrre vini dal carattere inconfondibile, o altre denominazioni tipiche venete quali Bagnoli di Sopra, Lison-Pramaggiore, Bardolino e Breganze. In Trentino Alto Adige la produzione di vini rossi è incentrata sugli autoctoni Teroldego, Lagrein e Schiava, particolarmente resistenti ai climi freddi, senza dimenticare l’imprescindibile Marzemino.
Altro simbolo dell’Italia enologica è sicuramente il Lambrusco emiliano, sebbene la sua fama sia dovuta soprattutto alla sua leggerezza e frizzantezza, ottimo per abbinamenti con i salumi e i piatti tipici della cucina dell’Emilia-Romagna.
Degni di nota sono pure lo Sforzato di Valtellina di Lombardia, il Montepulciano in Abruzzo, mentre in Puglia dominano su tutti il Primitivo e il Negroamaro. Le uve Aglianico danno vita a un vino rosso robusto e intenso, il Taurasi, mentre in Basilicata è la base per un vino parimenti strutturato come l’Aglianico del Vulture.
La Calabria assume un ruolo sempre più di rilievo producendo vini dalla forte personalità ricavati dalle uve tipiche Gaglioppo e Magliocco, che trovano riscontro in denominazioni come Cirò e Val di Neto.
Spostandoci sulle isole, troviamo il Cannonau e il Carignano sardi, il Nero d’Avola e l’Etna Rosso in Sicilia, ricavato da uve Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio. Senza dimenticare poi tutti quei vini nati da uve internazionali come il Pinot Nero, Syrah, Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, che in Italia hanno trovato una patria d’elezione e consentono la realizzazione di celebri Supertuscan Ornellaia, Sassicaia, Solaia e Tignanello.
Ogni vino prodotto in uno specifico territorio può essere considerato il suo racconto, uno scrigno di profumi e sapori che delineano un mosaico di eccellenze del vino che fanno dell’Italia uno dei capisaldi dell’enologia mondiale.