Oltre alle due isole maggiori, Sicilia e Sardegna, che rappresentano da sole due tra le più interessanti regioni del vino italiano sia per la presenta di molti vitigni autoctoni, che per la qualità della loro produzione, le nostre coste sono caratterizzata dalla presenza di piccoli arcipelaghi. Gruppi di isole, a volte minuscole, con particolarità pedo-climatiche uniche, particolarmente favorevoli alla coltivazione della vite. Dall’arcipelago toscano a quello pontino, dalle isole del golfo di Napoli, alle Eolie e alle Egadi, ogni isola rappresenta un terroir unico. La loro natura geologica, spesso d’origine vulcanica o comunque molto particolare, dona ai vini un volto tipicamente territoriale. Ancor più che sulla terra ferma, le isole, per loro stessa natura, hanno gelosamente conservato nei millenni i vitigni autoctoni più antichi o cloni particolari di varietà più diffuse, rifuggendo da mode e facili standardizzazioni, che in altri luoghi hanno decretato il successo dei più famosi vitigni internazionali.
Al di là delle differenze di latitudine e morfologia, il tratto comune delle piccole isole italiane è la presenza di un clima mediterraneo, caldo, secco, sempre molto ventilato e costantemente mitigato dalle brezze del mare. Sole, luce e buone escursioni termiche, sono alla base della loro produzione di vino, che spesso si svolge anche in ambienti ancora incontaminati e ricchi di biodiversità. Le loro piccole dimensioni hanno inoltre tenuto viva l’antica tradizione artigianale di produrre vino. Quasi tutte le aziende gestiscono ancora a livello familiare pochi ettari di vigna, coltivati con estrema cura e dedizione. A causa della poca disponibilità di terre e della prevalenza di coste rocciose, le vigne si trovano spesso su terrazzamenti con muri a secco o in posizioni disagiate, che permettono solo lavorazioni manuali, sinonimo di attenzione particolare e di alta qualità delle uve, ancora vendemmiate esclusivamente a mano, solo a piena maturazione. La presenza di questa tipologia di vigne, non ha reso necessario il rifacimento degli impianti secondo la logica di un’agricoltura meccanizzata, conservando un prezioso patrimonio di vecchie vigne di straordinaria qualità. Oltre a viti centenarie, sono stati spesso conservati anche sistemi di allevamento tipici, sviluppati nel corso dei secoli e particolarmente adatti al binomio vitigno-territorio. Per tutte queste considerazioni, i vini provenienti dalle piccole isole rappresentano un’inestimabile ricchezza, fatta di piccoli gioielli dalle caratteristiche uniche. Piccole produzioni, vitigni autoctoni e antico saper fare artigianale, costituiscono i valori che fanno venir voglia di andare a scoprire questi straordinari vini, non solo durante le vacanze.