Falanghina del Sannio DOC Janare Senete 2024 La Guardiense
Fiano di Avellino DOCG 2024 Terredora
Greco di Tufo DOCG Nova Serra 2024 Mastroberardino
Falanghina del Sannio DOC 2024 Mastroberardino
Irpinia DOC Campanaro 2022 Feudi di San Gregorio
Campi Flegrei DOC Falanghina Cruna del Lago 2023 La Sibilla
Il ricco patrimonio di uve autoctone a bacca bianca della regione non si esaurisce qui. Vi sono molte altre varietà che contribuiscono a evidenziare l’unicità della Campania dal punto di vista vitivinicolo: basti pensare alla Falanghina della DOC Sannio, alla Biancolella dell’isola di Ischia, o ancora, al Pallagrello bianco delle Terre di Volturno, come il Caiatì di Michele Alois, 3 bicchieri Gambero Rosso nell’annata 2014, uve di grande rarità e prestigio.
Una menzione a parte meritano poi tutti quei vini realizzati in prossimità del Vesuvio, su terreni vulcanici di straordinaria fertilità, al punto da conferire a questa parte di regione l’appellativo di Campania Felix: tra essi, il Campi Flegrei IGT e il Lacryma Christi DOC, entrambi caratterizzati da una caratteristica componente minerale.
Autentica chicca è poi l’Asprinio, vitigno coltivato con la tecnica della “vite alberata”, che può raggiungere i 15 metri d’altezza. Il vino ottenuto da quest’uva, contraddistinto da una spiccata acidità, è l’abbinamento ideale dei piatti a base di mozzarella, come pizza, caprese o mozzarella in carrozza.