Marzadro - Dalla grappa monovitigno alle Diciotto Lune

La storia della distilleria Marzadro inizia nell’immediato dopoguerra a Nogaredo dall’intuizione di Sabina Marzadro che sognava di distillare la grappa usando le vinacce che popolavano i cortili delle case dei vignaioli. A Sabina si aggiunge presto l’abilità del fratello Attilio, già esperto agricoltore. Nel 1949, dai carri di vinacce provenienti dai vignaioli del territorio, inizia la prima vera e propria distillazione della grappa, alla quale Sabina piaceva aggiungere sentori di erbe alpine spontanee come l’ortica, il ginepro o il mugo, che usava raccogliere a mano tutti i giorni. Nel 1960, nel pieno dello sviluppo della distilleria, Sabina lascia le redini dell’azienda al fratello Attilio, che con la moglie Teresa e successivamente i sei figli, continua la produzione di grappa e nel 1975 ha una grande intuizione: la grappa da monovitigno. La sperimentazione in casa Marzadro non si ferma qui e nel 2002 vede la luce "Le Diciotto Lune", la più riuscita interpretazione della grappa da meditazione. Ottenuta dalla distillazione a Bagnomaria in alambicco discontinuo delle migliori vinacce di uve trentine, affina in piccole botti di Ciliegio, Frassino, Rovere e Robinia che regalano ciascuno le proprie caratteristiche di profumo, aroma, colore e sapore. Il Mastro Distillatore ne segue per 18 mesi la maturazione sino al raggiungimento del blend ideale e della piena armonia tra legno e grappa.