Cantina Antinori

26 generazioni di tradizione, passione ed intuizione: fin dal 1385, quando Giovanni di Piero Antinori entrò a far parte dell'Arte Fiorentina dei Vinattieri, i Marchesi Antinori percorrono una strada in continuo avvenire della produzione vinicola partecipando e gestendo, ancora oggi, direttamente le attività e affermandosi tra i principali produttori italiani di vini di qualità a livello internazionale. Grande spirito quello del Marchese Piero Antinori e le sue figlie Albiera, Allegra e Alessia che nonostante la grande fama conquistata, non hanno mai abbandonato il progresso e la sperimentazione dando al proprio vino sempre un tocco in più di eleganza e finezza.

L'inaugurazione della cantina

«...uno dei maggiori punti di forza sta nel fatto di essere toscana, o, se preferite, la nostra “toscanità”.» afferma Piero Antinori, e proprio lì, nel 2012 inaugura la nuova cantina, in onore al luogo di origine. Tra Firenze e Siena, nello straordinario scenario vinicolo collinare del Chianti, nascosta e inglobata nella natura, si scorge una struttura del tutto progettata seguendo la filosofia produttiva.

Il legame profondo dell’uomo, il suo ambiente di lavoro e la terra è insito nell’immagine di quel manufatto che tanto valorizza il paesaggio e il territorio circostante. Sembra, infatti mimetizzarsi e fondersi nelle colline, tra le viti, rispettando le linee e le insenature: una struttura architettonica distesa orizzontalmente sul pendio scandito dai filari delle viti che ne costituiscono persino il rivestimento.

La struttura della cantina

Tutti i materiali di costruzione e le tecnologie, sono pensati nel rispetto di un luogo che da sempre ospita le vigne dei Marchesi Antinori. Espressione della continuità della natura sono l’uso della terracotta, del legno, del corten e del vetro per l’architettura della cantina come anche l’uso dell’energia prodotta dalla terra per creare le adeguate condizioni climatiche per la produzione di vino.

Quasi invisibile all’esterno, è riconoscibile da due fenditure orizzontali e una grande scala elicoidale che collega i tre piani dell’edificio. L'ingresso della luce, inoltre, è permesso da alcuni fori circolari disposti sul vigneto di copertura dove una grande terrazza si affaccia sui vigneti coltivati con le varietà tipiche del Chianti Classico: Sangiovese, Canaiolo, Ciliegiolo, Colorino, Malvasia nera, Mammolo e una parte dedicata a vitigni internazionali come Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc.

Insomma, Cantina Antinori risulta essere un luogo di culto che ospita oltre alla cantina, le sue barriques, la produzione e l’imbottigliamento, anche spazi e attività di interesse sociale: dall’auditorium, al museo finanche alle sale degustazione e il ristorante. Tutti luoghi che hanno lo scopo di valorizzare l’arte (nelle sue sfaccettature) legata al territorio toscano e alla sua cultura vitivinicola.

Le tenute toscane di Marchesi Antinori

Ma nella zona del Chianti Classico, altre tre tenute fanno parte delle proprietà dei Marchesi Antinori, tra le quali in primo piano è Tenuta Tignanello, terra madre di due dei vini italiani più apprezzati al mondo: Tignanello e Solaia. Ancora, a sud di Tignanello troviamo la tenuta di Badia a Passignano e, risalendo verso Firenze nel Chianti Classico, Pèppoli.