Il vino italiano nella cucina cinese
Il consumo del vino in Cina affonda le sue radici nell’Età del Bronzo, epoca in cui tale bevanda acquisì una posizione di alto livello nella sfera sociale cinese. Da simbolo di appartenenza all’alta società, il vino inizia ad essere consumato a scopo prettamente curativo e poi diviene sempre più presente nei banchetti della cucina cinese, prestandosi ad accompagnare le raffinate pietanze che la caratterizzano. La Cina, tuttavia, non consuma esclusivamente vino prodotto localmente: con il crescente interesse per questo prodotto, ha cominciato ad interessarsi anche ai vini extraasiatici e ad importare vino dai maggiori paesi produttori, tra cui anche l’Italia.
Il vino italiano ha un grande potenziale in Cina in quanto il consumatore cinese è curioso di esplorarne la ricchezza in termini di vitigni, stili ed espressioni e rappresenta, altresì, un simbolo di status, di moda e di design.
Il vino italiano sta cominciando a diffondersi anche nella ristorazione cinese, in cui troviamo sempre più spesso carte dei vini bianchi, rossi e spumanti italiani.
Ma, quali sono i vini più indicati da consumare con una cucina così particolare come quella cinese? La risposta non è facile perché gli ingredienti alla base della cucina cinese presentano sapori tra di loro contrastanti, utilizzando salse in agrodolce, accanto a spezie piccanti, o alla salsa di soia, estremamente saporita, con una complessità tale da rendere estremamente arduo il compito del vino di esaltare i gusti dei piatti.