Dievole

Il 10 maggio dell'anno dell'Anno Domini 1090 vennero pagati, davanti al notaio Bellundo, due capponi, tre pani e sei denari lucchesi di buon argento per l'affitto annuale di una vigna in quel di Dieulele, nome derivato dal latino medievale Deus vult ossia Dio lo vuole. Evidentemente agli occhi dei primi coloni quel luogo non poteva essere tanto bello e accogliente se non per volontà divina. Nel corso dei secoli il fascino di questa terra rimane immutato anche grazie alle cure di chi l'ha ricevuta in custodia. L'attuale proprietà ha infatti adottato una filosofia produttiva orientata alla sostenibilità e al basso impatto ambientale, all'insegna del più autentico stile di vita toscano. Un approccio che si traduce in vigna e in cantina nella valorizzazione dei vitigni autoctoni, su tutti il Sangiovese, che dopo la vinificazione affina esclusivamente in cemento e botte grande come nella migliore tradizione chiantigiana. Nascono così il Chianti Classico (90 pt LM), vino portabandiera della tenuta, e la Riserva Novecento (92 pt JS), un tributo ai nove secoli di storia di Dievole.