Origini
Tutto partì nella Tenuta San Guido di cui questo vino è sinonimo, dal sogno del marchese Mario Incisa della Rocchetta, il quale fin dall'età di 20 anni desiderava produrre un vino dalla forte personalità, idealizzando i vini di Bordeaux. La sua parentela con la famiglia Antinori gli permise di entrare in contatto con l'enologo Giacomo Tachis, con cui avviò la produzione del primo rosso di taglio bordolese della storia di Bolgheri, in seguito alla decisione di piantare le barbatelle di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc che Mario importò dalla tenuta dei Duchi Salviati a Migliarino. Egli aveva intuito una straordinaria somiglianza di quella particolare zona del livornese con Graves di Bordeaux, contraddistinte entrambe da un suolo principalmente ghiaioso e favorevole alla produzione di grandi rossi.
L’anno del "mito Sassicaia"
Fino al 1967, il Sassicaia rimase dominio strettamente privato, e fu bevuto solo nella Tenuta. Nel 1968 fu resa disponibile sul mercato la prima annata di Sassicaia, un vino diverso da tutti quelli finora prodotti in Italia che suscitò l'interesse e l'attenzione del grande critico Gino Veronelli. Inizialmente categorizzato come Vino da Tavola, si affermò presto come IGT e sempre più negli anni a seguire fino a far rivalutare la Tenuta San Guido, Bolgheri, la Toscana ma soprattutto l'Italia come Paese in grado di produrre vini di altissimo livello. Da vino senza storia, proveniente da una zona sconosciuta, il Sassicaia divenne un mito della vitienologia italiana, finché nel 2013 i 75 ettari vocati da cui originava questo vino si staccarono dalla denominazione Bolgheri per costituire una DOC riservata.
Vino Sassicaia
Produzione
85% di uve Cabernet Sauvignon e 15% di uve Cabernet Franc accuratamente raccolte a mano poco prima che raggiungano la piena maturazione per garantire tuttele caratteristiche organolettiche, la finezza e l’eleganza del Sassicaia. Il processo di vinificazione avviene a temperatura controllata di 30°-31°C per un periodo di due settimane in vasche di acciaio. Dopo le due settimane di fermentazione, il vino invecchia per circa 24 mesi in barrique di rovere francese e affina successivamente in vetro prima di essere immesso sul mercato.
Le annate migliori
Eccellenza assoluta del panorama vitivinicolo italiano che nel 2018 ha celebrato i suoi 50 anni, è oggi riconosciuto come il vino italiano più famoso tra intenditori e critici di mezzo mondo, paragonato spesso ai grandi Premier Cru di Bordeaux. Come ogni grande vino, il Sassicaia raggiunge vertici qualitativi incomparabili in annate eccellenti. Tra le annate memorabili si ricordano più delle altre la 1978 e la 1985, in quanto consacrarono la fama del Sassicaia nel mondo. Altre vendemmie celebri che si avvicinano moltissimo alla perfezione, furono quelle delle annate 1988, 1990, 1995, 1997, 2004, 2009, la "triade magica" 2011, 2012 e 2013, fino all'immensa 2015.
Di seguito le migliori annate in dettaglio:
- Annata con una primavera fresca e un’estate molto calda. Un vino dal profilo elegante, con aromi fragranti di frutti di bosco e sentori balsamici. Bocca armoniosa, sorretta da un’ottima vena acida e finale lungo ed equilibrato.
- Figlio di un’annata fresca e piovosa, il vino ha un volto raffinato, con frutto delicato e profumi di erbe officinali. Il sorso è teso, vibrante con frutto un po’ timido e una spalla acida importante.
- Annata complessivamente buona, con fine estate particolarmente favorevole. Un Sassicaia già in evoluzione verso complessi sentori terziari, fresco, armonioso e di grande persistenza.
- Un millesimo particolare, con bel tempo piuttosto stabile fino alle piogge della seconda metà di agosto. Il vino rispecchia la stagione con un volto ancora fresco e giovanile, una bocca energica e con una vena acida ancora protagonista del sorso.
- Un’annata dall’andamento regolare e dal clima molto favorevole, con un’ottima maturazione delle uve. Un vino intenso e ricco, di bella struttura, profondo e persistente.
- Un millesimo dal clima favorevole, soprattutto nella parte finale della stagione, ha regalato un Sassicaia elegante, complesso e armonioso. Un vino classico dal perfetto equilibrio.
Se avrete la fortuna di degustare qualche vecchia annata, tenete d’occhio la: 1997, 1996, 1995 1990, 1989, 1988, 1986, 1985, 1982, 1977, 1975, 1968.
Caratteristiche e abbinamenti
- colore rosso rubino intenso che tende al granato con l'affinamento
- profumo ricco, elegante e maestoso
- sapore asciutto, voluminoso, robusto, equilibrato, di buona struttura
Perfetto in abbinamento con i sapori decisi dei piatti della cacciagione e di alcuni formaggi stagionati, si rivela eccellente in compagnia delle noci e dei funghi porcini.