Alto Adige, Schiava
La schiava è l’uva a bacca rossa simbolo della tradizione vitivinicola dell’Alto Adige. Prima della recente rivoluzione bianchista della Regione, la schiava era il vitigno più coltivato in Alto Adige, per produrre vini di quantità con una qualità piuttosto scadente. Oggi viene coltivata soprattutto nella zona di Santa Maddalena e Caldaro. Grazie alle basse rese e a un’accurata attenzione in vinificazione, la schiava si è affermata come un rosso molto interessante e moderno. Il suo profilo fruttato, la sua struttura di medio corpo e la facilità di beva, ne fanno un vino molto piacevole e particolarmente duttile negli abbinamenti a tavola.
Alto Adige DOC è una Denominazione Regionale, che comprende al suo interno sei sottozone: Colli di Bolzano, Meranese, Santa Maddalena, Terlano, Valle Isarco e Valle Venosta, ognuna con caratteristiche tipiche dal punto di vista della composizione dei terreni, dell’altitudine e delle esposizioni. Tra i vitigni che possono essere menzionati nell’etichetta dell’Alto Adige DOC ricordiamo tra i bianchi: chardonnay, pinot bianco, pinot grigio, sauvignon blanc, gewürztraminer, müller thurgau, riesling, riesling italico, kerner, sylvaner, moscato giallo e malvasia. Tra i vitigni a bacca rossa: cabernet sauvignon, cabernet franc, cabernet, pinot nero, schiava (grossa, gentile e grigia).