Alsazia, Pinot Bianco
Da un punto di vista genetico, le analisi sul DNA hanno confermato che pinot bianco, pinot nero e pinot grigio non sono tre differenti vitigni, ma tre cloni diversi della stessa varietà. La presenza di biotipi che si sono differenziati nel corso del tempo a seguito di mutazioni spontanee non sorprende dal momento che il pinot è uno dei vitigni più antichi in assoluto. Probabilmente si tratta infatti di un'uva domesticata in tempi antichissimi nell'area centro orientale della Francia e che ancora oggi ha in Borgogna la sua culla d’elezione.
Il pinot bianco in Italia è coltivato quasi esclusivamente nel triveneto, in particolare in Alto Adige, dove trova l’habitat perfetto ad altitudini che variano, a seconda delle esposizioni, tra i 500 e gli 800 metri.
Produce vini delicati, di grande finezza espressiva, con piacevoli note di frutta bianca. Il sorso è armonioso e di grande equilibrio. E’ un bianco duttile negli abbinamenti e di grane longevità.
L’appellation Alsace AOC è stata istituita nel 1962. La regione si trova al confine con la Germania, nei pressi della città di Colmar. Copre una stretta fascia che corre da nord a sud, divisa in due zone: Bas-Rhin e Haut-Rhin. I vini Alsace AOC hanno la particolarità di riportare in etichetta il nome del vitigno. Le uve autorizzare per produrre vini in purezza sono 7: muscat, sylvaner, pinot blanc, pinot gris, pinot noir, riesling e gewurztraminer. E’ inoltre possibile realizzare degli assemblaggi con le stesse uve che prendono il nome di Edelzwicker e Gentil. Il 90% dei vini prodotti in Alsazia sono bianchi e si distinguono per grande finezza, freschezza e mineralità.