Roberto Voerzio, Nebbiolo
L’azienda Roberto Voerzio si distingue da oltre trent’anni per i suoi vini rossi di altissima qualità, massima espressione del terroir delle Langhe. La sua storia inizia nel 1986 a La Morra, in provincia di Cuneo, località rinomata per la sua lunga tradizione vitivinicola, tanto che alcuni dei suoi vigneti portano lo stesso nome dal 1350. L’azienda Roberto Voerzio, a conduzione familiare, ha ereditato questa tradizione e l’ha rafforzata coltivando le sue vigne in maniera del tutto sostenibile, senza l’utilizzo di prodotti chimici o sostanze che potrebbero impattare sul ciclo vegetativo delle piante. Lo stesso principio è adottato in cantina, dove la fermentazione avviene spontaneamente ed è vietato l’utilizzo di tutte quelle sostanze che andrebbero a modificare le caratteristiche naturali del vino, come il suo colore o il suo profumo. Si ottengono così vini pregiati, dall’alto potenziale di invecchiamento, che hanno reso quest’azienda a conduzione familiare un punto di riferimento per gli appassionati di vino in tutto il mondo.
Vino bianco Roberto Voerzio
L’azienda Roberto Voerzio non produce vino bianco, ma è rinomata per i suoi rossi di gran pregio. La zona di La Morra è infatti particolarmente vocata alla coltivazione di uve a bacca rossa e ospita i vigneti di Nebbiolo, Merlot, Barbera e Dolcettoda cui nascono i pregiati vini Roberto Voerzio. I viticoltori dell’azienda, dopo ogni vendemmia, concimano i terreni con prodotti naturali come l’humus, nel pieno rispetto del fabbisogno di ogni pianta. Con una resa molto bassa, l’uva che ottengono è di ottima qualità ed è vinificata in modo da valorizzarne le caratteristiche naturali: non a caso, nessun vino viene filtrato. Tutti i vini Roberto Voerzio, dal Barolo, al Barbera D’Alba fino al Dolcetto, invecchiando vedono ulteriormente migliorare le qualità originarie.
Quali sono le caratteristiche del Dolcetto Roberto Voerzio?
Il Dolcetto d'Alba DOC Priavino Roberto Voerzio nasce da uve Dolcetto in purezza provenienti dai vari appezzamenti dell’azienda. Alla vendemmia, che avviene a metà settembre, segue la fermentazione malolattica in acciaio e l’affinamento per 10 mesi. Il vino ottenuto si apre al naso con sentori di ciliegia, prugna e frutti di bosco. In bocca risulta pieno, con una complessa trama tannica, ideale da abbinare a primi piatti a base di carne o con arrosti, ma anche con carni in umido. È disponibile su Vino.com!
Quali sono le caratteristiche del Nebbiolo Roberto Voerzio?
Il Langhe Nebbiolo DOC Disanfrancesco Roberto Voerzio ha origine dal vigneto di San Francesco Fontanazza, nel comune di La Morra, da uve 100% Nebbiolo. Dopo la raccolta delle uve a fine settembre, la fermentazione avviene in botti di acciaio. Segue l’affinamento in legno per 12 mesi e ulteriori 8 mesi in acciaio. Il Langhe Nebbiolo DOC Disanfrancesco si distingue per il suo colore rosso rubino luminoso e per il profumo aromatico e fruttato. In bocca è fresco e di buon corpo, da provare in abbinamento a carni in umido, o anche con risotti ai funghi.
Quali sono le caratteristiche del Barbera d’Alba Roberto Voerzio?
I vini Barbera d’Alba prodotti dall’azienda Roberto Voerzio nascono da uve Barbera in purezza, raccolte manualmente tra la metà e la fine di settembre. Dopo la fermentazione in acciaio, il vino matura in botti di rovere per 12 mesi, per concludere l’affinamento in acciaio. Nascono così il Pozzo Annunziata Barbera d’Alba DOC e Il Cerreto Barbera d'Alba DOC. Quest’ultimo, disponibile su Vino.com, si apre al naso con un profumo di ciliegia e mora. Al palato risulta fresco e persistente, con una discreta trama tannica.
Il Nebbiolo è uno dei vitigni più antichi e nobili del ricco patrimonio ampelografico italiano. Il nome Nebbiolo deriva secondo alcuni dalla nebbia che avvolge i vigneti durante la vendemmia. Il Nebbiolo produce uve a bacca rossa ed è originario del Piemonte e in particolare del territorio delle Langhe, in cui riesce a esprimersi a livelli altissimi nelle denominazioni di Barbaresco e Barolo. Il Nebbiolo è coltivato anche nella vicina regione del Roero, in Valtellina con il nome di Chiavennasca e nella piccola enclave sarda di Luras, dove è stato introdotto dai Piemontesi nel XIX secolo. Anche nella zona piemontese di Gattinara e Ghemme, nei pressi del fiume Sesia, il Nebbiolo ha trovato un territorio di elezione producendo vini di grande complessità e adatti all’invecchiamento grazie a condizioni pedoclimatiche rare che uniscono ottime escursioni termiche a terreni di origine alluvionale e vulcanica.
Il Nebbiolo è un vitigno estremamente territoriale ed esigente dal punto di vista pedoclimatico, tanto che non viene coltivato quasi in nessun’altra parte del mondo fuori dal territorio d’origine. Ha una maturazione tardiva, con vendemmia verso metà ottobre e ha bisogno di esposizioni soleggiate, ventilate, ma di un clima fresco e con buone escursioni termiche. Per quanto riguarda i terreni, predilige i suoli composte da marne calcareo argillose che ne esaltano la naturale eleganza. Con una superficie vitata che in Italia ammonta a quasi 6000 ettari, resta comunque la varietà di riferimento del Piemonte con i già menzionati Barolo e Barbaresco: due espressioni molto diverse del Nebbiolo che raccontano tradizione produttive diversificate in base alle tecniche di invecchiamento, alla durata e soprattutto alle aree in cui è coltivato, riconoscibili in base alla composizione del suolo e all’esposizione. Tra questi fattori, l’utilizzo del legno scelto per l’invecchiamento ha creato, almeno nel caso del Barolo, diverse scuole di pensiero e, nel caso specifico, ha generato una frattura tra i sostenitori di metodi più tradizionali di vinificazione e gli innovatori che, a dire dei primi, sarebbero guidati dall’adeguamento del prodotto al gusto dominante nei mercati internazionali. Resta comunque assicurato il potenziale espressivo del Nebbiolo rispetto all’invecchiamento che, oltre ad amplificare il ventaglio aromatico conferendo terziari molto raffinati e piacevoli, riesce a guadagnare morbidezza smussando un’alta acidità e una consistente carica tannica. Il Nebbiolo resta infatti uno dei pochi vitigni capaci di coniugare potenza e finezza espressiva: al bouquet raffinato unisce una trama tannica fitta e un’alta acidità, che garantiscono sempre grande equilibrio e notevole longevità.
Acquistare Nebbiolo
Per chi conosce o frequenta da vicino il mondo del vino, acquistare una buona bottiglia di Nebbiolo può essere un’esperienza quasi quotidiana. Questo perché con il Nebbiolo siamo di fronte a un vitigno principe e a denominazioni che nel tempo hanno guadagnato i favori degli esperti grazie alla loro eleganza e nobiltà. Amare il Nebbiolo significa aderire a una comunità di veri intenditori che possono scegliere tra versioni giovani e promettenti o decidere di non accontentarsi puntando a vini da invecchiamento e davvero espressivi. Sul nostro sito trovi un’ampia scelta di vini di questo vitigno e con pochi click puoi acquistare online la bottiglia di Nebbiolo che desideravi, facendoti guidare da schede dettagliate e dai consigli dei nostri sommelier.
Quali sono le caratteristiche di un vino Nebbiolo in purezza?
Il Nebbiolo presenta caratteristiche molto riconoscibili sulla base di una forte trama tannica e di una consistente acidità che ne determina anche la grande capacità di invecchiamento. Di color rosso rubino spesso tendente al granato e di media intensità, presenta al naso sentori floreali di rosa, ciliegia, frutti rossi, mentre l’evoluzione in legno dona sentori di pelle, polvere di tabacco, terracotta e cuoio, con qualche espressione terrosa e animale.
Quali sono i migliori abbinamenti del Nebbiolo?
Il Nebbiolo è perfetto da consumare con carni complesse come stracotti e stufati, ma è anche perfetto in abbinamento a selvaggina e primi piatti a base di funghi. Un altro abbinamento interessante è con i formaggi, anche se ad alcuni non risulta troppo gradevole la tonalità amara che il Nebbiolo può contribuire a enfatizzare.
Perché il miglior Nebbiolo arriva dal Piemonte?
La configurazione pedoclimatica del Piemonte ha consentito di sviluppare una lunga tradizione produttiva rispetto al Nebbiolo che ha anche contribuito a consacrare questa regione come terra d’elezione di un vino raffinato ed elegante, reso celebre anche da grandi personaggi storici. In particolare, le Langhe, con conformazioni geologiche molto diverse risalenti a 7 milioni di anni fa, conservano oggi marne argillo-calcaree sedimentarie responsabili di questa particolarità. La recente scoperta di un vulcano nella zona di Gattinara e la tipicità alluvionale dei suoli di Ghemme rappresentano ulteriori conformazioni geologiche adatte a questa varietà.