Piper-Heidsieck, Champagne
La storia di Piper-Heidsieck ha inizio con l’incontro tra il tedesco Florens-Louis Heidsieck e Agathe Perthois. Florens fu incredibilmente rapito da questa donna che, in occasione di una sua prima visita nella regione Champagne nel 1777, decise di avventurarsi nel mondo della spumantizzazione. Nel 1785 fonda la Heidsieck & Cie con l’obiettivo di stupire la Regina Maria Antonietta che presto, riconoscendo la particolarità di questo Champagne, diventerà sua ambasciatrice. Un altro incontro inatteso del 1815 riguarda Christian, nipote di Florens, e Henri-Guillaume Piper, necessario a far conoscere lo Champagne oltre i confini nazionali. Con la crescita di una grandissima notorietà in tutto il mondo e il coinvolgimento di personalità di spicco, nel 1885 nasce la Prestige Cuvée e inizia la collaborazione con personalità come Fabergé. Queste frequentazioni rappresenteranno una cifra stilistica costante nella crescita aziendale sia attraverso il cinema degli anni ‘30 che nei successivi anni ‘50. Con Humphrey Bogart, Fred Astaire, Ava Gardner, la fama di Piper-Heidsieck ancora non conosce il successo che scateneranno le parole di Marilyn Monroe: ‘Vado a dormire con qualche goccia di Chanel N° 5 e mi sveglio ogni mattina con un calice di Piper-Heidsieck’. Il legame con il mondo dello spettacolo sarà dal quel momento ininterrotto al punto che dal 1993 viene ufficializzata la partecipazione di Piper-Heidsieck al Film Festival di Cannes. Per la commemorazione dei 100 anni dall’inizio del proibizionismo, Piper-Heidsieck ha riproposto una Cuvée Brut in edizione limitata che riproduce la dicitura ‘Piper Brut’ con gli stessi font di inizio secolo. Era un viaggio rischioso quello affrontato dallo Champagne in quel periodo: trovando un primo approdo a Saint-Pierre e Miquelon, luogo in cui non erano in vigore le norme contro gli alcolici, le bottiglie dovevano affrontare un ultimo tragitto prima di raggiungere altri punti di smistamento illegali.
Lo Champagne Piper-Heidsieck
Lo Champagne Piper-Heidsieck è frutto di una grande intuizione che ha scelto le modalità dell’incontro e della commistione per ammaliare ed eccellere nel tempo. L’avventura di Piper-Heidsieck non sarebbe comunque stata possibile senza l’intuizione geniale legata a un territorio dall’enorme potenzialità: clima continentale e suoli calcarei restano le condizioni ideali per far crescere uve adatte a questo tipo di vinificazione. Le varietà classiche impiegate in Champagne sono le stesse contemplate nella creazione delle cuvée: Chardonnay, per slancio ed eleganza; Meunier, con frutto e polpa; Pinot Noir per struttura e potenza. Con vigneti collocati nelle zone di Montagne de Reims e Côte des Bar, l’azienda ha fidelizzato da tempo molti viticoltori spesso legati da un rapporto di collaborazione che dura da almeno tre generazioni. La selezione dei vini che comporranno la cuvée è un altro processo significativo che mostra coerenza con la pratica di dare un nome a ogni vendemmia per identificare le singolarità climatiche e produttive che la caratterizzano. Nel caso del 2004, la vendemmia definita ‘il maratoneta’ definisce uno Champagne aitante e grado di conservarsi per molti anni.
Piper-Heidsieck produce spumante?
Piper-Heidsieck produce vini con il Metodo Champenoise cioè vini contraddistinti dall’effervescenza prodotta da una seconda fermentazione in bottiglia. Per quanto rilevante la differenza tra Spumante e Champagne, consistente nell’utilizzo di varietà diverse, pratiche e caratteristiche pedoclimatiche non accomunabili. Ciò che allinea il Metodo Classico come categoria dei vini spumanti al Metodo Champenoise è proprio la rifermentazione. Da ricordare che un vino spumante ottenuto con il Metodo Charmat o Martinotti mostrerà differenze ancor più rilevanti.
Quali sono le caratteristiche dello Champagne Piper-Heidsieck Cuvée Brut?
La Cuvée Brut Piper-Heidsieck è realizzata con un blend di 100 vini Crus e con l’aggiunta di un 25% di vini riserva. Chardonnay, Pinot Noir, Meunier sono impiegati con predominanza di Pinot Noir al 50%. Uno Champagne di colore giallo oro, dal perlage fine e persistente, con note di nocciola, lievito, pera e ritorno di limone, per un gusto ricercato armonico, dotato della giusta freschezza e cremosità.
Qual è il prezzo dello Champagne Piper-Heidsieck?
il prezzo dello Champagne Piper-Heidsieck varia dai 40 € ai 200 € per le edizioni limitate.
L’appellation o denominazione Champagne AOC è senza dubbio la più conosciuta e celebre al mondo. La denominazione è suddivisa in varie aree con caratteristiche diverse, ognuna delle quali è famosa per la coltivazione di uno specifico vitigno: la zona della Montagne de Reims è famosa per il Pinot Nero, la Côte des Blancs e la Côte de Sézanne per lo Chardonnay, la Vallée de la Marne per il Pinot Meunier e la zona più a sud della Côte de Bar per il Pinot Nero.
Il terroir della Champagne
La Champagne deve la celebrità dei suoi vini a molti fattori e uno di questi è sicuramente il suo terroir unico. In generale il suolo della Champagne è caratterizzato da marne calcareo-argillose con una forte presenza di gesso. Ed è proprio il profondo strato di gesso del sottosuolo che costituisce la ricchezza di questo territorio. La regione della Champagne rappresenta il limite estremo della coltivazione della vite a nord e il colore bianco del gesso riflette il poco calore del sole trasferendolo alle piante. Inoltre funziona anche da grande risorsa idrica, che drena la superficie delle vigne trattenendo l’acqua in profondità per i periodi siccitosi.
Metodo classico, champenoise o Champagne: il metodo di produzione
Il successo dei vini di questa regione nasce dal metodo di produzione dello Champagne, il primo vino a utilizzare la tecnica della rifermentazione in bottiglia, che ha successivamente preso il nome di “méthode champenoise” o “metodo classico”. Grazie a questo procedimento i vini tranquilli, ai quali vengono aggiunti uno sciroppo di lieviti e zuccheri detto “liqueur de tirage”, subiscono una seconda fermentazione in bottiglia che produce anidride carbonica e determina la formazione delle preziose bollicine.
Una volta terminato il periodo di affinamento sui lieviti, che verranno rimossi dal vino tramite dégorgement, la bottiglia viene rabboccata con una miscela chiamata “liqueur d’expédition”, contenente vecchi vini e una quantità di zucchero che determinerà il dosaggio finale della cuvée: Pas Dosé, Extra Brut, Brut, Extra Dry, Sec, Demi Sec o Doux. L’esatta composizione della miscela, che concorre a conferire il cosiddetto goût maison, è un segreto gelosamente custodito da ogni produttore.
Quali sono gli elementi del successo dello Champagne?
Si può affermare che sia lo straordinario terroir il primo elemento di successo dello Champagne. È anche grazie alla tradizione di una cultura secolare e dall’arte dell’assemblage dei tre principali vitigni utilizzati che questo vino spumante è diventato la bollicina per eccellenza.
Tra i vitigni che possono comporre un blend, il Pinot Nero dona struttura, lo Chardonnay regala finezza ed eleganza e il Pinot Meunier dà un tocco fruttato. Un blend sapientemente composto permette di ottenere vini di grande fascino ed equilibrio gustativo. L’assemblage più tradizionale dello Champagne delle grandi Maison spesso prevede percentuali simili di Pinot Nero, Pinot Meunier e Chardonnay, tuttavia non mancano assemblaggi diversi, soprattutto nel caso di piccoli produttori, che hanno le vigne in una sola zona.
Possiamo parlare di "Blanc de Blancs", quando uno champagne è prodotto con sole uve bianche, di "Blanc de Noirs" se prodotto con sole uve a bacca rossa, di Rosé se c’è una leggera sosta sulle bucce o l’aggiunta di una piccola percentuale di vino rosso.