Donnafugata, Chardonnay
Il nome Donnafugata significa letteralmente donna in fuga e fa riferimento alla vicenda della regina Maria Carolina, moglie di Ferdinando IV di Borbone, che all'inizio dell'Ottocento fuggì da Napoli per l'arrivo delle truppe napoleoniche e si rifugiò proprio nelle terre in cui oggi si trovano i vigneti aziendali. I vini di Donnafugata sono una grande espressione del territorio siciliano e ne raccontano con passione profumi, sensazioni e gusti. Bianchi freschi e minerali, bollicine raffinate e complesse, rossi autentici e sinceri, dolci solari ed eleganti caratterizzano la produzione della cantina e nascono da una grande cura dei particolari e dalla volontà di creare vini che rispondano appieno alle potenzialità del territorio.
Donnafugata: autentico vino rosso siciliano
Donnafugata da sempre crea vino rosso siciliano nelle zone più vocate nella regione come Etna Doc, Cerasuolo di Vittoria DOCG, e la Sicilia SudOccidentale, sia da uve tipiche del territorio quali il Frappato, il Nero d’Avola e il Nerello Mascalese, sia da uve internazionali quali il Merlot, il Cabernet Sauvignon e il Syrah. Tra i vini rossi di Donnafugata, i più ricercati sicuramente sono il Mille e Una Notte, il Tancredi e lo Sherazade. Il Sedara è uno dei vini di Donnafugata più diffusi, creati per il consumo di tutti i giorni: piacevole, versatile negli abbinamenti, perfetto per tutti i giorni, tutti amano questo blend di Nero d’Avola, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah.
Donnafugata: vino bianco siciliano di carattere
Il vino bianco di Donnafugata è ricco di romanticismo e freschezza, a partire da La Fuga, lo Chardonnay nato con i grappoli raccolti in piena notte per mantenere tutto l’aroma goloso e fruttato delle uve, al lievissimo Lighea da uve di Zibibbo, passando per il Prio, 100% Cattaratto affinato in acciaio. Freschi e leggeri come un battito d’ali di farfalla anche il Damarino, da un blend di uve Ansonica e altre uve, il Sursur Grillo Sicilia Doc e il Chiarandà, mirabile Chardonnay della Tenuta Contessa Entellina. Questi vini sono stati creati con l’intento di valorizzare i profumi delle uve, coltivando in ogni territorio le uve più adatte, per riuscire a dare la massima espressione in ogni vigneto.
Qual è il miglior vino di Donnafugata?
Il miglior vino di Donnafugata è senza ombra di dubbio il Mille e Una Notte, nato nei vigneti situati nella tenuta di Contessa Entellina, nel cuore della Sicilia sud-occidentale e affinato in barrique di rovere per un periodo di 15-16 mesi e successivamente in bottiglia per ulteriori 30 mesi, prima di essere immesso in commercio.
Perché Donnafugata è Sicilia del vino autentica e sostenibile?
Donnafugata in ognuna delle sue tenute in Sicilia presta la massima attenzione nei confronti dell’ambiente: nei vigneti aziendali non fa uso di diserbanti e concimi chimici e impiega tecniche di lotta integrata come il controllo degli insetti (tignola) tramite utilizzo di trappole a feromoni. Un sistema di produzione che assicura la gestione eco-sostenibile delle attività agricole (Good Agriculture Practices, GAP) dal 2011 e sostenibilità ed eccellenza si perseguono anche con il sovescio, la concimazione organica, l‘irrigazione di soccorso e i diradamenti.
Come si abbina il vino Anthilia di Donnafugata?
Il vino Anthilia di Donnafugata, così fresco e delicatamente profumato di fiori e pesca bianca, con una piacevole nota sapida in bocca, è perfetto sia con una semplice bruschetta al pomodoro e basilico sia con piatti come pasta ai frutti di mare, pesce azzurro, club sandwich al salmone. Vi suggeriamo inoltre di abbinarlo ad una gustosa Caesar Salad.
Lo Chardonnay è un vitigno a bacca bianca semiaromatico originario della Borgogna e oggi diffuso in molti paesi come Italia, Stati Uniti, Cile, Australia, Sud Africa, Nuova Zelanda, Israele e Argentina. Soprattutto in Borgogna lo Chardonnay ha una maturazione precoce che sottopone la pianta a gelate primaverili soprattutto nelle zone pianeggianti. Vitigno molto versatile, lo Chardonnay si presta alla produzione di vini freschi e giovani, come a prodotti adatti all’invecchiamento dopo una lunga fase di affinamento in barrique. La raccolta tardiva rappresenta spesso un problema per la perdita dell’acidità necessaria a conferire la capacità di conservazione per i prodotti rientranti in questa categoria. In Italia, con 20.00 ettari dedicati alla sua produzione, lo Chardonnay è prodotto con successo in Piemonte, Trentino, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Lombardia dove l’acidità è più marcata, mentre la diffusione in regioni come la Puglia e la Sicilia è adatta alla produzione di vini di maggior corpo e rotondità. Molte, dunque, le denominazioni che accolgono lo Chardonnay come Alto Adige, Castel del Monte, Trento, Trevenezie. Ancora aperto è il dibattito sull’uso del legno, utilizzato sia in fase di fermentazione che di affinamento, restando una scelta determinante nella definizione dello stile e della riconoscibilità del produttore. In particolare, la California ha adottato questo stile produttivo per lo Chardonnay abituando a vini ricchi e densi, di grande profondità aromatica e molto differenti da quelli prodotti in Borgogna. Per comprendere la versatilità dello Chardonnay basterebbe anche confrontare lo Chardonnay proveniente dalla regione dello Chablis con quello prodotto nella più nota zona borgognona della Côte de Beaune e in particolare dai villaggi di Meursault, Puligny-Montrachet, o da aree più meridionali come il Mâconnais. Particolarmente interessanti lo Chardonnay della Nuova Zelanda, dotato di maggiore acidità, con un ventaglio aromatico comprendente la frutta esotica, i sentori floreali ed evidenti toni erbacei. Se guardiamo al Cile lo Chardonnay proviene dalla regione di Casablanca, Leida Valley e Lìmari Valley. In Cile, la qualità dello Chardonnay prodotto dipende enormemente dalla presenza del clima oceanico che influenza le regioni costiere: buccia di limone, mela verde e frutta a guscio si combinano a un’intensa mineralità, risultando dalla maturazione di uve soggette alla presenza da fredda Corrente di Humboldt proveniente dal Pacifico. Questa tipologia di Chardonnay cileno, notoriamente non affinato in botte, è adatto a piatti di sushi, frutti di mare, piatti a base di carni bianche e risotti con verdure. Di colore giallo paglierino, lo Chardonnay dona vini dai sentori di frutti tropicali come mango e ananas, che evolvono in sentori di frutta secca come mandorla e nocciola, esprimendo, soprattutto a seguito di fermentazione malolattica e di affinamento in barrique, aromi di burro e vaniglia. Ideale in abbinamento con foie gras e formaggi a pasta molle.
Acquistare Chardonnay
Acquistare Chardonnay sul nostro sito sarà un’esperienza utile e divertente. Infatti grazie alla nostra ricerca ottimizzata, potrai acquistare lo Chardonnay che stai cercando con il minimo sforzo e individuando esattamente ciò che soddisfa il tuo gusto. Potrai provare lo Chardonnay siciliano di Planeta o sperimentare la freschezza di Ronco del Frassino. Potrai conoscere lo stile Sabaudo o fare un salto in montagna con Tramin. Se vuoi provare qualcosa di internazionale potrai acquistare il tuo Chardonnay spaziando tra Cile, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Sudafrica. Ognuno dei nostri Chardonnay ti sta aspettando. Diverti a provare questo vitigno e vedrai che acquistare Chardonnay online sarà un vero piacere!
Esiste lo Chardonnay frizzante?
Lo Chardonnay è il vitigno di base nella produzione di Champagne e Franciacorta, entrambi considerati vini Spumanti ottenuti con il Metodo Classico, un procedimento che prevede una seconda fermentazione in bottiglia. Solitamente è definito ‘frizzante artificiale’ un vino di base a cui è addizionata anidride carbonica e che poi è conservato in bottiglia sotto pressione.
Quali sono le caratteristiche dell’uva Chardonnay?
Le uve Chardonnay si presenta con grappoli di dimensioni medie e con forma piramidale e compatta. gli acini sono di media grandezza e di colore giallo tendente al dorato. Si tratta di una varietà con elevata vigoria e solitamente si tende a preservare l’acidità del frutto sia per agevolare la produzione di vini spumanti che per mantenere una buona capacità di affinamento. Sviluppa molto bene su terreni collinari con suoli calcarei e mostra estrema sensibilità alle gelate primaverili a causa del precoce germogliamento.
Quali sono i migliori Chardonnay italiani?
L’Italia è ricca di grandi esempi di vini bianchi e tra i migliori Chardonnay si possono considerare: quelli provenienti da regioni come il Trentino, l’Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia, accomunate da un clima più freddo che permette lo sviluppo di maggiore mineralità e di sentori che richiamano una evidente acidità come la mela verde, il lime e piacevoli note erbacee. Al contrario, lo Chardonnay allevato nelle regioni meridionali della penisola è aiutato nella maturazione perdendo parte della carica acida e presentando un corpo più consistente e sentori di frutta gialla e tropicale.