Tenute Orestiadi
Tenute Orestiadi è una delle realtà produttive più importanti della Sicilia occidentale. Si tratta di una cantina giovane, fondata del 2008 a Gibellina, che raccoglie e vinifica le uve di molti piccoli conferitori della Valle del Belìce. Tenute Orestiadi è nata con l’obiettivo, non solo di produrre vini dal volto tipicamente territoriale, ma anche di valorizzare gli aspetti culturali e artistici legati alla storia di Gibellina e al Mediterraneo. Un progetto dal respiro ampio e multidisciplinare, che ha il merito di restituire al vino la capacità di tracciare rotte culturali, capaci di condividere esperienze e unire popoli che appartengono al Mare Nostrum. L’area di Gibellina è da sempre vocata per la viticoltura, il clima mediterraneo, soleggiato e sempre ventilato, caratterizzato da buone escursioni termiche, permette alle uve di arrivare all’epoca di vendemmia perfettamente mature e con aromi ricchi e intensi. Il territorio della Valle del Belìce è costituito da suoli di composizione molto eterogenea e da rilievi collinari che permettono di coltivare la vite a varie altitudini e con diverse esposizioni. Un piccolo mosaico di condizioni pedoclimatiche, che permette la coltivazione di numerose varietà. Un attento studio delle più antiche consuetudini locali, unito a un lavoro di zonazione, consente a Tenute Orestiadi di coltivare ogni vitigno nel luogo più adatto per microclima e suoli, in modo che possa esprimersi sempre su alti livelli qualitativi.
L’attenzione dell’Azienda è sempre stata focalizzata alla valorizzazione delle uve storicamente coltivate in quest’area della Sicilia, in particolare: catarratto, grillo, zibibbo, grecanico, perricone, nero d’Avola e frappato. Oltre ai vitigni autoctoni siciliani, nelle vigne trovano spazio alcune famose varietà francesi, come lo chardonnay, il cabernet sauvignon e la syrah. Le vigne sono coltivate su tre tipologie di suoli: terre rosse, terre nere e terre bianche, che spesso s’incrociano e si fondono. Le terre rosse sono costituite principalmente da sabbia e pietre. Sono suoli sciolti e drenanti, molto ricchi di elementi ferrosi e particolarmente adatti alle esigenze del perricone. La zona dell’entroterra trapanese è caratterizzata dalla presenza di terre nere, ricche di limo e argille, che le rendono capaci di trattenere l’acqua in profondità e sopportare lunghi periodi di siccità. Su questi suoli si esprimono particolarmente bene le uve a bacca rossa, in particolare il nero d’Avola e la syrah. Le colline della Valle del Belìce sono costituite da terre bianche di matrice calcarea e gessosa, perfette per la coltivazione delle uve bianche grillo, zibibbo, inzolia, catarratto e grecanico. Nel 2018, Tenute Orestiadi ha cominciato una collaborazione con La Gelsomina, una cantina che si trova alla pendici dell’Etna. I vini del vulcano rappresentano una nuova sfida in un territorio dalle grandi potenzialità, caratterizzato da terreni lavici su cui vengono coltivati carricante, catarratto, nerello mascalese, nerello cappuccio e moscato. All’interno dei locali della cantina, trova spazio il Barrique Museum, che ospita opere realizzate da allievi dell’Accademia di Belle Arti di Brera. L’impegno di Tenute Orestiadi in campo artistico trova piena espressione nel Museo delle Trame Mediterranee di Gibellina, che espone opere di famosi artisti nazionali e internazionali.