Montemajor
Nel cuore della Puglia, sui dolci rilievi del Monte Maggiore nascono i vini Montemajor, ritratto del meridione e delle civiltà che, nel corso della storia, lo hanno attraversato. La Puglia, per la sua posizione e per il clima favorevole, è da sempre stata un luogo di incontro tra popoli d’occidente e d’oriente: basti pensare alla “colonizzazione bizantina” del Mezzogiorno avvenuta tra l’871 e il 1071 D.C., che ha dato avvio alla diffusione della lingua e della cultura greca non solo in Puglia, ma anche in Sicilia e in Calabria. Ancora oggi in queste regioni si possono ritrovare numerose tracce del vicino Oriente: dai monumenti alla lingua, come testimonia l’utilizzo corrente del dialetto neogreco noto come “griko” nei paesi della “Grecia salentina”, in provincia di Lecce. Montemajor si inserisce in questo viaggio nel tempo con un’ampia gamma di vini rappresentativi di tutto il Meridione: dal Primitivo di Manduria DOC, al Terre Siciliane IGT, fino al Basilicata IGT e al Greco di Tufo DOCG. Ognuno ha una propria storia da raccontare, a partire dall’etichetta: Mammasanta, Danza delle Spade, Torre del Serpente sono solo alcuni dei caratteristici nomi scelti dalla cantina, il cui significato affonda le radici nella cultura di queste terre.
Vino Rosso Montemajor
Il vino rosso Montemajor racchiude l’anima del meridione intero: dalla Puglia, alla Sicilia, fino alla Basilicata, alla Calabria e alla Campania. La cantina, infatti, produce i vini più rappresentativi di queste zone, a partire da vitigni italiani, come il Primitivo o l’Aglianico, ma anche internazionali, come il Syrah. Il Primitivo di Manduria DOP Mammasanta è indubbiamente il più rappresentativo della tradizione enologica pugliese: un vino caldo e strutturato, dall’aroma di frutta rossa e prugna in confettura, con note speziate. Lo accompagna il Salento IGT Danza Delle Spade, che già nel nome richiama la Pizzica salentina o la Taranta pugliese. Perfetto per accompagnare i piatti tipici della tradizione gastronomica salentina, Vino.com lo consiglia anche con carni rosse alla brace o con le lumache. Tra i rossi tipici siciliani ricordiamo il Syrah Vendemmia Tardiva Maravento, dal nome del palazzo Lojacono Maraventano, emblema del barocco siciliano del Seicento. Dal colore rosso carico, con riflessi violacei si apre al naso con un bouquet di gelso nero, liquirizia, mirtilli e ribes. Il suo particolare profilo organolettico lo rende vocato per accompagnare carni alla brace e brasati, ma sposa egregiamente anche le melanzane alla parmigiana e le arancine.Se invece si cerca un rosso rappresentativo della Calabria, Vino.com consiglia l’Aglianico Petra Ceci di Montemajor, dal profumo intenso e piacevolmente persistente, con sentori di frutta rossa e iris. In bocca risulta potente e fruttato, ideale in accompagnamento a piatti a base di cacciagione e formaggi. Il viaggio nel Sud Italia continua poi con l’Equinox Montemajor e altre eccellenze, accuratamente selezionate dai sommelier di Vino.com.