Inessa
Una leggenda riporta notizie sull'antica città sicula di Inessa da cui i nostri vini traggono il nome. C'è un personaggio che abita la mitologia come simbolo di doppiezza: si tratta del Satiro Sileno, precettore di Dioniso, il dio del vino che, oltre alla dismisura incarna la geometria della vita. Il Satiro resta una figura affascinante, una guida che inizia alla vita dei boschi e che stringe un rapporto di particolare intimità con la natura. La leggenda che lega il satiro all'antica città di Inessa rinsalda il legame tra Dioniso, figlio di Zeus e Semele, e il satiro Sileno: proprio nei dintorni di Inessa, quest'ultimo decide di iniziare il dio del vino alle sorprendenti promesse della bevanda dopo che Semele è incenerita dalla folgore del re dell'Olimpo. Inessa riproduce questa sontuosa eredità con un Etna Rosso, pregiato blend di Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, un vino austero, elegante e strutturato. D'altra parte, l'Etna Bianco è un vino che rifulge di mineralità, equilibrio e freschezza, una riuscita combinazione di acidità e morbidezza che nei toni erbacei e fruttati risolve tutta l'ambivalenza delle nostre due inebrianti figure.