Feudi del Pisciotto
La Sicilia è una regione che, dal punto di vista vitivinicolo, sta vivendo un momento particolarmente felice. Un ritorno di fiamma si potrebbe dire, visto che storicamente questa terra è stata definita “Enotria”, proprio per le virtù che si ritrovano nei vini qui prodotti. Un rinascimento enologico che ha attratto l’attenzione del gruppo Domini Castellare di Castellina, realtà che, forte dell’esperienza maturata nelle tenute in Toscana, ha deciso di espandere i propri confini, dando vita alla cantina Feudi del Pisciotto. Ci troviamo nella Sicilia sud-orientale, a pochi chilometri di distanza da Piazza Armerina, Caltagirone e Vittoria. Un triangolo magico, dove si sviluppano i 44 ettari di vigne che, grazie alla vicinanza con il mare, risentono di piacevoli brezze salmastre. Tra i filari si dà la giusta importanza ai vitigni autoctoni, in primis Nero d’Avola e Frappato, senza tralasciare alcune varietà internazionali come Merlot, Cabernet Sauvignon e Pinot Nero, a cui si affiancano Sémillon e Gewürztraminer, destinati alla produzione di un passito a dir poco eccezionale.
In vigna così come in cantina le operazioni vengono seguite dall’occhio vigile di Alessandro Cellai, enologo e direttore della cantina che può avvalersi, nei momenti chiave della produzione, della supervisione di Giacomo Tachis, figura di fama mondiale. “Missoni”, “Versace” e “Giambattista Valli” sono solo alcuni nomi dei vini che la cantina dedica ai grandi stilisti italiani, in un crescendo di emozioni e sensazioni che mira a celebrare il “made in italy” con assoluta qualità, come testimoniano i diversi premi riconosciuti a tante delle etichette targate Feudi del Pisciotto.