Château Haut-Brion
Château Haut-Brion, edificato nel 1525 da Jean de Pontac, poco distante da Bordeaux, è probabilmente l’azienda al quale si deve la nascita del fenomeno dei vini bordolesi: nel 1666 Arnaud De Pontac, che produceva vino già noto all’aristocrazia francese nella sua tenuta a Pessac, decise di imbottigliare i suoi vini con il nome della sua tenuta e del luogo da dove provenivano, per venderli a Londra, da prima in un ristorante di proprietà della famiglia. Acquisendo sempre maggior fama, il vino di De Pontac si diffuse rapidamente tra l’aristocrazia londinese che ne richiedeva grandi quantità, contribuendo così a sviluppare il concetto di terroir: con i vini di De Pontac si sviluppò la conoscenza del territorio bordolese a Londra, che fin da subito divenne sinonimo di qualità.
Quando nel 1855 fu istituita la classificazione ufficiale dei vini di Bordeaux, lo Château Haut-Brion fu uno dei primi quattro ad essere inserito nei Premier Grand Cru e il solo della denominazione Pessac-Léognan. Nel 1935 il banchiere americano Clarence Dillon comprò la tenuta, a seguito del fallimento della proprietà. Oggi l’azienda possiede più di 50 ettari di vigneti, di cui 48 divisi tra Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, con una minima parte di Petit Verdot e circa 3 ettari di uve bianche, quali il Sèmillon e il Sauvignon. Tutti i processi di vinificazione sono seguiti meticolosamente, dalla selezione delle uve a mano, alla diraspatura e pigiatura, dalla fermentazione tramite lieviti indigeni selezionati, fino all’affinamento in barrique di rovere, per ottenere vini di culto che non hanno più bisogno di essere presentati.