Ca' del Diavolo
Se lo Champagne rappresenta la Francia, il primato dei vini spumanti italiani appartiene di diritto alla Franciacorta. Tra le tante aziende che ne raccontano il successo, Cà del Diavolo è un omaggio al lato più affascinante e sensuale di quest'area. Deve il nome alla frazione Cà del Diaol, nel comune di Cazzago San Martino, nel cuore della denominazione, e ne rievoca tutta la dirompenza che si fa subito slancio e seduzione. Una bollicina che rapisce agendo in velocità, che ristora e vivifica, che seduce senza indulgenza tutti i nostri rimpianti per trasformare ogni paura in volontà di osare. Un successo dovuto in parte alle tradizioni culinarie che accompagna, in parte a quell'immaginario proibito e irriverente che questo perlage si porta dietro. È in fondo questa la natura trasversale delle bollicine, ancor più se rievocata da etichette eleganti ma non incapaci di alludere, come farebbe un vero diavolo, al nostro universo privato, fatto di divieti e proibizioni. E poi una veste impeccabile, un'etichetta galante e raffinata: un velato richiamo alle atmosfere anni '30, con gli elementi della seduzione femminile, come il pizzo e la lingerie per rievocare i peccati di gola, la lussuria, la voluttà.