Calabria
I primi documenti sulla viticoltura nella regione sono datati intorno all’anno 1000, ma la Calabria era nota fin dagli antichi greci con il nome di Enotria, terra del vino, e i suoi vini erano offerti agli atleti delle Olimpiadi come premio. La Calabria ha condizioni uniche per la viticoltura, che occupa circa 10.000 ettari del suo territorio, e che è praticata per lo più in collina (50%) o in montagna (42%), nonostante questa regione sia circondata da due mari. La storia della viticoltura in Calabria è stata interrotta bruscamente a causa della fillossera e ha visto un recupero solo nel dopoguerra, con la ricostruzione del patrimonio viticolo Calabrese. La vera rinascita della cultura enologica in questa regione è però molto più recente, grazie alla tenacia dei viticoltori Calabresi che hanno saputo tirare fuori e far conoscere il meglio da questa regione, con in tutto 10 DOC e 10 IGT.
Scopri l’autenticità dei vini rossi calabresi
Il vino rosso calabrese rappresenta l’80% di tutta la produzione: i vitigni più coltivati in Calabria sono infatti a bacca nera e autoctoni. I più famosi sono il Gaglioppo, protagonista indiscusso del Cirò Doc rosso e anche del Cirò Doc Rosato, il Nerello Mascalese, il Nerello Cappuccio ed il Greco Nero. Di notevole interesse, anche se con produzioni minori, è il Magliocco Canino, diffuso nella Terre di Cosenza DOC. In generale tutti i rossi di questa regione sono accomunati da un colore intenso, una struttura potente e profumi fruttati di mora, frutta rossa in generale e spezie. Sono vini che mantengono una tipicità e una autenticità che li dividono dai rossi ottenuti dai vitigni internazionali, e rendono questa regione vitivinicola unica nel suo genere.
Vino bianco calabrese: piccoli produzioni ma di qualità
I vitigni a bacca bianca rappresentano solo il 20% di tutta la produzione e i più coltivati sono il Greco Bianco, il Trebbiano Toscano, il Montonico e la Guernaccia. Le migliori zone in cui si ottengono dei vini bianchi in Calabria sono le aree intorno a Cosenza, dove le intense escursioni termiche nei vigneti che raggiungono gli 800 metri in altitudine, regalano vini bianchi eleganti e profumati. La Costa dei Gelsomini, è invece la culla per eccellenza dello storico Greco di Bianco, che trova le condizioni ideali per il suo sviluppo e dà vita a bianchi entusiasmanti e ad un vino passito che farà la gioia degli appassionati.
Qual è il miglior vino calabrese?
La Calabria ha molti produttori interessanti, tra i quali Librandi, Ceraudo e Luigi Viola, che hanno ricevuto i Tre Bicchieri Gambero Rosso rispettivamente per il San Felice Cirò Riserva, il Moscato Passito 2018 e il Grisara Pecorello 2018. Grandi risultati per questa regione anche nella guida Vitae dell’AIS, con vini premiati con le prestigiose 4 viti come il Benvenuto Orange di Cantine Benvenuto e il Magliocco 2019 di Lento, oltre ad un altro grande vino di Librandi, il Terre Lontane.
Quali sono i nomi più famosi di vini calabresi?
I vini calabresi, come accade in altre zone, hanno i nomi dei vitigni come il Gaglioppo oppure i nomi relativi alla denominazione di origine dove nascono, quali Cirò, Cosenza ecc. Non mancano tra le etichette nomi di fantasia quali ad esempio Madre Goccia, Solenero e Bacche Rosa
Quali sono i vini calabresi DOCG?
In Calabria non ci sono vini rossi calabresi DOCG: infatti in questa regione non ci sono vini a denominazione controllata e garantita ma in compenso vi sono 10 diverse DOC e anche 10 IGT.