Scheda tecnica
Descrizione
La Barbera d’Asti Bricco dell’Uccellone è prodotta da Braida e nasce in vigneti situati nel comune di Rocchetta Tanaro (AT), in Piemonte. Braida è la cantina di Giacomo Bologna, padre di Raffaella e Giuseppe, che oggi guidano l'azienda di famiglia, nata nel 1961. La cantina Braida si trova a Rocchetta Tanaro, un piccolo paese in provincia di Asti e situato nel Monferrato, una delle principali zone vitivinicole del Piemonte.
Le uve del Bricco dell’Uccellone sono raccolte e selezionate unicamente a mano. La fermentazione avviene, con macerazione a contatto con le bucce, in vasche di acciaio inox a temperatura controllata per circa 20 giorni. Successivamente il vino affina per 12 mesi in piccole botti di rovere e per 12 mesi in bottiglia, prima di essere immesso in commercio.
Nel calice il Bricco dell’Uccellone presenta un colore rosso rubino molto intenso, con riflessi granati. Al naso si apre con un bouquet ricco e complesso, con sentori di frutta rossa su note mentolate, poi vaniglia e liquirizia. Al palato risulta morbido e di notevole struttura, con un finale lungo e piacevolmente aromatico.
Questo vino è perfetto per accompagnare primi e secondi piatti a base di carne, gli arrosti e i formaggi stagionati.
Qual è il vitigno del Bricco dell'Uccellone?
Il vitigno del Bricco dell'Uccellone è la Barbera coltivata sulle colline di Rocchetta Tanaro. La Barbera d'Asti DOCG. è delle due Barbera DOCG del Piemonte, assieme alla Barbera del Monferrato DOCG.
Il Bricco dell’Uccellone nasce nel 1982, quando Giacomo Bologna volle sperimentare con la Barbera usando la barrique come legno di affinamento. Il successo fu enorme e una vera e propria rivoluzione nella vinificazione della Barbera, che la cantina Braida interpreta in modo molteplice e convincente.
Le Barbera di Braida sono un vero e proprio viaggio che puoi intraprendere per conoscere uno dei vitigni rossi più importante del Piemonte.
Perché il vino si chiama Bricco dell'Uccellone?
Indubbiamente il Bricco dell'Uccellone di Giacomo Bologna ha un nome strano e caratteristico. Il nome caratteristico di questo vino deriva dalla storia di una donna, soprannominata in paese l'Uccellone per il suo grande naso, simile a quello di un uccello, che viveva su una collina, la cui cima in dialetto piemontese è detta "bric" o bricco".