Valpolicella
Nella zona vinicola della Valpolicella si producono vini rossi tra i più pregiati del panorama enologico nazionale, e non solo. La Valpolicella è una Denominazione di grande prestigio nazionale, in grado di imporsi sul mercato internazionale grazie alla qualità e alla ricca varietà dei suoi vini. La sua storia produttiva è legata alla cura per i vitigni autoctoni a bacca rossa: Corvina, Corvinone, Rondinella e altri minori, che conferiscono uno stile inconfondibile alle tipologie di vino previste dal disciplinare: Amarone della Valpolicella, Valpolicella, Valpolicella Ripasso, Recioto della Valpolicella. Per farvi scoprire il vostro vino della Valpolicella preferito, facciamo un po' di chiarezza sulle tipologie. Il Valpolicella d’annata è un vino fresco e vinoso, morbido e vivace: non potrà non piacervi! La sua versione “Superiore” ha caratteristiche qualitative superiori, appunto, perché prodotto da uve selezionate, e caratterizzato da maggiore alcolicità e struttura, complice anche l’invecchiamento di un anno, come da disciplinare di produzione. Aumentando di struttura, il Valpolicella Ripasso DOC ha un corpo più consistente rispetto ai precedenti, perché ottenuto dalla rifermentazione del Valpolicella sulle vinacce di Amarone o del Recioto. Un prodotto unico al mondo, piacevolmente rotondo e longevo. Se avete in programma un po' di meditazione, l’Amarone della Valpolicella DOCG, il vino più prestigioso della Valpolicella, è il vino che fa per voi. È ottenuto dall’appassimento delle uve che riposano su fruttai per 100/120 giorni, al fine di concentrare zuccheri e polifenoli negli acini, e dalla lenta fermentazione risulta un vino dall’elevata gradazione alcolica. Infine, l’invecchiamento in legno perfeziona la sua struttura e gli consente di evolversi per decenni. Arriviamo infine al Recioto della Valpolicella DOCG, l’antenato dell’Amarone, il vino più antico della denominazione Valpolicella. Questo vino si ottiene arrestando la fermentazione per conservare la percentuale zuccherina necessaria, a garanzia della dolcezza che contraddistingue questo vino. Pur essendo l’unico vino dolce prodotto in Valpolicella, non è mai stucchevole grazie all’acidità e alla sua struttura. Pronti a portare la Valpolicella in tavola?
Qual è la differenza tra Valpolicella Superiore e Valpolicella Ripasso?
Se vi chiedete la differenza tra Valpolicella Superiore e Valpolicella Ripasso, siamo qui per chiarire ogni vostro dubbio. Partiamo dal principio: si può dire che il Valpolicella Ripasso sia in qualche modo il fratello maggiore del Valpolicella, un vino che nella sua versione base si presenta giovane e fine dal profumo vinoso, sottile e dal sapore fresco, secco e alquanto morbido, piacevolmente vivace. Il Valpolicella superiore è ottenuto dalla vinificazione in rosso delle uve autoctone della Valpolicella, seguita da un breve affinamento. Per ottenere quindi la versione Superiore, il Valpolicella deve avere caratteristiche qualitative maggiori e viene infatti prodotto con le uve scelte dai vigneti migliori, talvolta con leggeri appassimenti che conducono a maggiore alcolicità e struttura. Inoltre, non può essere immesso sul mercato prima che sia passato un anno dall'invecchiamento. Il Valpolicella Ripasso prende invece il nome dalla sua tecnica produttiva. Il metodo Ripasso consiste nel metter in contatto, ripassare, appunto, il Valpolicella con le vinacce dell’Amarone, ponendosi dunque come via di mezzo tra queste due tipologie. In quei 15-20 giorni di contatto, si scatena la seconda fermentazione alcolica. Tutto questo viene fatto per conferire al Valpolicella maggior struttura, senza tuttavia ambire alla potenza dell’Amarone. In seguito alla vendemmia, vengono selezionati i grappoli migliori e fatti appassire per circa quattro mesi sul tipico cannicciato utilizzato per l’appassimento, le cosiddette “Arelle”. I grappoli non appassiti vengono pigiati subito per produrre il Valpolicella. Quindi, quando arriva il momento dello svinatura dell’Amarone, il Valpolicella viene messo sulle vinacce per il conferimento di sapori e aromi. Signori e Signore, ecco come nasce un Valpolicella Ripasso, un vino nato come iniziativa anti-spreco delle vinacce del Recioto o dell’Amarone. La differenza tra il Valpolicella Superiore e il Valpolicella Ripasso, sta dunque nei profumi più eterei di quest’ultimo, rispetto alla maggior potenza del primo. Il Ripasso è avvolgente e corposo, il valpolicella superiore denota un’alcolicità più spiccata e richiede un impegno maggiore al palato, dato dall’invecchiamento di almeno 12 mesi in botti di rovere, come previsto dal suo disciplinare di produzione. Ora che i vini della Valpolicella non hanno più segreti per voi, potete scegliere tra le migliori etichetti che abbiamo selezionato per voi, e poi vantare una sapienza enologica con i vostri amici sul tema vini della Valpolicella!
Quali sono le migliori cantine della Valpolicella?
Non vedete l’ora di provare un vino della Valpolicella, ma non sapete quali siano le migliori cantine? Su Vino.com capitate bene, sempre e comunque. Prima di darvi i nostri migliori consigli sul meglio che la Valpolicella può offrire, sappiate che la Denominazione Valpolicella DOC è costellata di produttori che offrono un ottimo rapporto qualità-prezzo dei loro prodotti. Potete appellarvi a guide che riportano concorsi e premi riservate alle migliori cantine della Valpolicella, ma la realtà in questo campo è molto personale e vi invitiamo a provare per scoprire il vostro stile produttivo preferito! Per aiutarvi a scegliere, possiamo consigliarvi i grandi nomi simbolo di qualità come Allegrini con le sue icone enologiche, oppure la loro linea Corte Giara che reinterpreta in maniera innovativa l’importanza gustativa della Valpolicella, rendendo il vino accessibile anche ai palati meno intenditori. Se siete dei tipi classici, allora non sbaglierete scegliendo punti di riferimento del calibro di Masi, Bertani o Tommasi, e vi sorprenderà scoprire la magica essenza del terroir della Valpolicella nei calici di Brigaldara. Morbidezza ed eleganza sono alla base della filosofia produttiva di Tenuta Santa Maria, di proprietà della Famiglia Bertani, là, dove è nato l’Amarone. In vendita esclusiva su Vino.com, la linea Dal Moro, vini identitari prodotti da uve i cui vigneti sono piantati a 250-450 metri sul livello del mare. Qualsiasi sia il vostro stile produttivo preferito, Vino.com vi saprà accontentare. Pronti a scoprire insieme il meglio della Valpolicella?
A cosa abbinare il Valpolicella Ripasso?
Avete scelto il vostro Valpolicella Ripasso preferito su Vino.com e ora è il momento di pensare al piatto ideale da abbinare. Il particolare processo di lavorazione conferisce al Valpolicella Ripasso una notevole personalità e un inconfondibile eleganza. Al naso non mancheranno mai sentori di rosa, viola e frutti rossi e, talvolta, note vanigliate. Gli amanti del genere, lo apprezzano soprattutto per la morbidezza del suo corpo vellutato che continua nella persistenza del finale. Tra i sentori tipici non mancano la prugna, i piccoli frutti rossi ma anche l’amarena e tutti quei frutti che contribuiscono ad accentuare la finezza di questo vino. Con queste premesse, vi consigliamo di abbinare il vostro Valpolicella Ripasso a secondi piatti a base di carne, per esaltare il sapore. Evitate dunque di abbinare il Ripasso a cibi delicati come carni bianche, pesce o verdure che rischierebbero di scomparire con l’abbinamento. Il Ripasso della Valpolicella può dare il massimo in abbinamento a formaggi stagionati, salumi e selvaggina. Valorizza intensamente anche primi piatti al ragù, la pasta all’uovo e le vellutate a base di legumi. Qualsiasi sia il piatto, ricordatevi che a far da padrone nella questione abbinamento con Ripasso della Valpolicella sarà sempre l'intensità del gusto.
A quale regione appartiene il Vino Valpolicella?
La Valpolicella è una zona di produzione ad alta vocazione vinicola che occupa per intero la fascia pedemontana della provincia di Verona, nella regione Veneto, e che conta circa 30.000 ettari, interessati da 19 comuni tra cui 5 all’interno della zona della Valpolicella Classica e altri 14 che rientrano nella DOC. Il territorio della Valpolicella è molto vasto: confina ad ovest con il Lago di Garda e a nord gode della protezione dei Monti Lessini. Il disciplinare di produzione prevede la divisione della Valpolicella in tre zone distinte: la Valpolicella Classica che contempla i comuni di Sant’Ambrogio di Valpolicella e di San Pietro in Cariano, le vallate di Fumane, Marano di Valpolicella e Negrar di Valpolicella. Arriva poi la sotto-denominazione Valpolicella Valpantena, comprendente l’omonima valle, e infine la Valpolicella DOC, al cui interno si trova il comune di Verona, le Valli di Illasi, Tramigna e Mezzane. Morfologicamente, la Valpolicella si presenta come un complesso anfiteatro di valli, il paesaggio è collinare e morbido e ovunque è dominato da vigneti che sorgono su terreni molto ricchi e variegati. Aleggia un velo di mistero intorno all’origine del nome “Valpolicella”. La teoria che va per la maggiore è quella secondo cui il nome deriverebbe dal latino Vallis Polis Cellae, ovvero la Valle dalle molte cantine, come testimonianza dell’antica vocazione vinicola di questa DOC.