Barbaresco
Il Barbaresco è un vino rosso vanto delle Langhe e uno dei nomi più prestigiosi dell’enologia italiana che, insieme al Barolo, portano alta la bandiera del vino italiano nel mondo.
Prende il nome dall'omonimo comune di Barbaresco in provincia di Cuneo in cui, secondo il disciplinare, ne è consentita la produzione assieme, esclusivamente, ad altri due comuni vicini: Treiso e Neive.
Se volete fare una gran figura alla prossima cena importante, ricordatevi questa data: 1894. In quell’anno Domizio Cavazza, al tempo Preside della Regia Scuola Enologica di Alba e residente nel Comune di Barbaresco, creò le “Cantine Sociali di Barbaresco” per la “produzione di vini di lusso e da pasto”. Cavazza riunì intorno a sé nove agricoltori, che iniziarono a vinificare nelle cantine del suo Castello e a denominare il vino con il nome Barbaresco.
Il Nebbiolo coltivato a Barbaresco ha caratteri distintivi propri e tale peculiarità venne indicata in etichetta.
Quando Cavazza scomparve nel 1913, la cantina subì una battuta d’arresto, per essere poi riaperta nel 1958 grazie a Don Fiorino Marengo, parroco di Barbaresco, che prese l’iniziativa di riunire diciannove agricoltori per fondare "Produttori di Barbaresco" per la "qualifica e garanzia del Barbaresco”. Grazie alla dedizione di questi agricoltori e al loro duro lavoro che prosegue ininterrotto da quegli anni, la Produttori del Barbaresco è considerata tra le cantine più prestigiose del territorio, oltre ad essere esemplare per le cooperative di tutto il mondo.
Qual è la differenza tra Barolo e Barbaresco?
Entrambi a base di uve Nebbiolo (100%) e prodotti nella zona piemontese delle Langhe, Barbaresco e Barolo presentano molte similitudini tra loro, ma anche alcune importanti differenze.
La produzione di Barolo è consentita all'interno di 11 comuni circoscritti nella zona che va da Verduno a Monforte d'Alba, tra cui è presente l'omonimo comune di Barolo. Il Barbaresco, invece, per essere tale, può essere prodotto solamente all'interno di 3 comuni: Barbaresco, comune da cui prende il nome, Treiso e Neive, e una piccola porzione di Alba.
Il Nebbiolo è un vitigno estremamente sensibile alla zona di coltivazione: il terreno e il clima svolgono, infatti, un ruolo fondamentale nella differenziazione tra le due denominazioni. I comuni in cui viene prodotto il Barolo sono caratterizzati da terreni argillosi calcarei e sbalzi di temperatura più intensi rispetto a quelli in cui viene prodotto il Barbaresco. Il suolo in cui viene prodotto il Barbaresco si presenta più sabbioso, seppur sempre argilloso, conferendo quindi al vino più eleganza e morbidezza a livello degustativo.
Una importante differenza tra i due vini rossi è data dal periodo di affinamento: nel caso del Barbaresco sono richiesti almeno 26 mesi, di cui 9 in botte di legno, mentre il Barolo richiede un periodo di affinamento di almeno 38 mesi, di cui 18 in legno. Per quanto riguarda il Barbaresco Riserva, il periodo di affinamento sale a 50 mesi, di cui 9 in legno, mentre per la versione Riserva del Barolo sono richiesti almeno 62 mesi, di cui 18 in legno.
Il Barbaresco è un vitigno?
No, il Barbaresco è una DOCG - Denominazione di Origine Controllata e Garantita e fa parte di una delle 73 Denominazioni DOCG Italiane. Fu, infatti, assieme al Barolo, tra le prime Denominazioni Italiane riconosciute nel 1966.
Il vitigno con cui viene prodotto il Barbaresco è il Nebbiolo: infatti il Disciplinare di produzione prevede che il Barbaresco DOCG venga ottenuto esclusivamente da uve di vitigno Nebbiolo.
Il Nebbiolo è uno dei vitigni più amati al mondo e conferisce al vino colorazioni generalmente piuttosto scariche.
Che tipo di vino è il Barbaresco?
È un vino che si mostra in tutta la sua austerità ed eleganza. Si presenta nobile e ruspante, dal colore rosso granato che negli anni diventa aranciato.
Il bouquet del Barbaresco è fruttato e caratterizzato dalle confetture di frutti rossi con sentori floreali di viola e rosa. La sua complessità è arricchita dal passaggio in barriques che gli conferisce spezie, cuoio, tabacco, cacao e liquirizia. I tannini sono morbidi e rotondi.
Non pensate che il Barbaresco possa essere abbinato soltanto a piatti impegnativi. Il Barbaresco è senz'altro un vino ideale da abbinare a piatti dai sapori importanti, ma il suo bouquet inconfondibile può stupire con molte ricette. Abbinamenti magistrali sono legati senz’altro a piatti della tradizione territoriale piemontese a base di carni rosse e selvaggina e da aromatizzare con il prestigioso Tartufo Bianco di Alba e con i funghi porcini.
Abbinate il Barbaresco a brasati, formaggi stagionati come la toma e il pecorino. Il palato non disdegna nemmeno il pollame, in grado di reggere il corpo elegantemente delicato del Barbaresco. Il suo bouquet intrigante si presta a sfumare i risotti in combinazioni con il radicchio o la zucca, a seconda della stagione. Inoltre, il Barbaresco è annoverato tra i vini da meditazione ed è perfetto in abbinamento a veri momenti di relax, mentre vi godrete finger-food a base di miele e nocciole.
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